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GiULiA verrà ricevuta al Quirinale giovedì pomeriggio. E lo diciamo con una certa emozione…
Abbiamo scritto al Presidente Giorgio Napolitano a inizio dicembre, in occasione della presentazione della nostra “carta” firmata ormai da più di 500 giornaliste. Mancavano pochi giorni, allora, alla manifestazione dell”11 dicembre, “Se non le donne, chi?”, quando siamo di nuovo salite su un palco per difendere il diritto delle donne ad essere correttamente, pienamente, rappresentate dall”informazione.
Avevamo forti motivi per rivolgerci al Presidente della Repubblica: più volte è infatti intervenuto sui temi dell”informazione, più volte su quelli delle donne e contro le discriminazioni e, per quel che riguarda GiULiA, il nostro documento costitutivo dichiara fin dall”incipit l”impegno “a difesa della democrazia e della Costituzione, nata dalla Resistenza, dalla quale discendono le nostre libertà e i nostri diritti fondamentali di cittadine italiane. E per la difesa dell”Unità d”Italia, da Nord a Sud, e del vincolo di solidarietà che ci rende Paese”. Volevamo fargli sapere che tante donne giornaliste avevano in lui un riferimento certo per la difesa di quei diritti costituzionali che tutelano la libera informazione, la parità delle donne nel lavoro e nelle retribuzioni, la pari dignità sociale e politica contro ogni discriminazione. Che GiULiA “vuole riportare al centro dell”informazione la vita reale: il sapere, la fatica, il coraggio, le competenze, i talenti e la creatività delle donne italiane e di tutta quella gran parte di società che oggi non ha rappresentanza sui media”. Che GiULiA “crede che l”informazione, come l”acqua, sia un bene comune che appartiene a tutti i cittadini”.
Ora è arrivato l”invito al Colle. GiULiA sarà ricevuta da Pasquale Cascella, Consigliere del Presidente per la stampa e la comunicazione, e da Giovanna Zincone, Consigliere del Presidente per i problemi della coesione sociale. La nostra delegazione sarà ristretta, come ci è richiesto: composta dalla portavoce e dalle coordinatrici di GiULia. Abbiamo però avuto la possibilità di avere con noi anche due colleghe in rappresentanza dei giornali “il manifesto” e “Liberazione”, per sottolineare la drammatica emergenza causata dai tagli ai fondi dell”editoria: perché per quale libertà di informare sulla realtà ci possiamo battere, se i giornali – e proprio quelli no-profit, di idee, in cooperativa – chiudono?
In questi mesi GiULiA, la cui prima uscita pubblica – vale ricordarlo – è stata alla manifestazione contro la legge-bavaglio dello scorso fine settembre, ha suscitato molte attese ed è molto cresciuta, iniziando ad articolarsi anche in gruppi di lavoro sui temi più “caldi” della professione e della rappresentanza.
La sua “voce”, però, è sul web, sia attraverso il sito (che – coerentemente con le sue scelte – ha aderito a Globalist.it la prima syndication di siti di informazione indipendenti) sia con la partecipazione ai social network (attraverso la pagina di facebook). E” su queste pagine che giorno per giorno GiULiA si esprime come voce critica sul mondo dell”informazione e sulla realtà che ci circonda.
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