“Non mi piace quando dite “la” Fornero o “la” Littizzetto. Dite “Fornero” e basta, come dite “Monti”.
Il richiamo è venuto da Elsa Fornero, ministra del Lavoro e delle Pari opportunità. La quale sembra non dimenticare ciò che diceva quando ancora non era al governo, e cioè che è indispensabile la parità tra uomini e donne e l’ingresso in forze delle donne nel mondo del lavoro. Ciò che ha in mente appare poco per volta. Così, ha parlato della parità al posto delle compensazioni. Ha esplicitato la volontà del ministero di combattere una piaga odiosa come le dimissioni in bianco in caso di maternità. Ha ricordato che “l’occupazione femminile non è un dato offerto dal destino, ma il frutto dell’organizzazione del nostro mercato del lavoro”.
Ora è stata la volta del linguaggio, che è uno strumento potente per creare quella cultura senza la quale neanche le leggi possono. Dunque, propone Fornero, nessun articolo femminile davanti al cognome. Gli anglosassoni, ma non solo loro, sono soliti usare Mr (signore) e Mrs (signora) davanti ai cognomi di presidenti, primi ministri e potenti vari. Insomma, nel caso specifico, dovremmo dire signor Monti e signora Fornero. Può essere una soluzione anche in Italia?