Il ritorno delle... scopertine

'Erano state addiritture teorizzate come acchiappacitrulli, per far aumentare le vendite. Fino a che non sono state battute da una "piovra", un''inchiesta sulla mafia... '

Il ritorno delle... scopertine
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11 Agosto 2012 - 23.37


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Non è passata inosservata la “bellezza al mare” dell”Espresso: una copertina old-style, quando le edicole erano invase da ragazze in posa accomunate soltanto dall”essere svestite. Una competizione senza freno, iniziata a metà degli anni Ottanta, quando le foto di donne spogliate erano utilizzate a commento di tutto e di qualunque cosa. E le copertine vennero ribattezzate “scopertine”.

Ritrovare oggi in edicola una copertina così – dopo il clamore suscitato dal film “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo, soprattutto dopo le manifestazioni di piazza contro l”uso sessista dell”immagine femminile – lascia assai perplesse: niente di male a pubblicare foto di belle ragazze, la stagione poi si presta al bikini, ma siamo proprio certi che in qualche ufficio marketing non sia venuta l”idea che, ammiccando, “si vende di più”?

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La storia comunque racconta che le scopertine – allora – vennero battute nelle vendite da una inchiesta giornalistica sulla mafia “lanciata” in copertina con l”orrida immagine di una piovra…

Se L”Espresso stavolta è riuscito a calamitare l”attenzione sulla signorina di scopertina, lo deve ora al coro di indignazione.

Lidia Ravera, sul Fatto Quotidiano, scrive: “L”immagine sarebbe discutibile anche se si trattasse di pubblicizzare un servizio sulle vacanze o sulle chiappe. E” intollerabile se il servizio è sulla crisi economica. Se si scandaglia il deretano con l”attenzione dello studioso di costume (da bagno), si può scorgere, sulla parte anatomica femminile evidenziata, una minuscola bandiera greca. […] E dove si piantano le bandierine dei Paesi dell”Eurozona? Ma sul culo della ragazza, è ovvio!”

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