'L''India insorge contro lo stupro di una ragazza'

'Era dal 2011 (allora contro la corruzione del premier) che l''India non reagiva in modo così compatto: ora è reazione a una violenza di gruppo. Di [Alessandra Mancuso]'

'L''India insorge contro lo stupro di una ragazza'
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23 Dicembre 2012 - 17.47


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Ha 23 anni e lotta per la vita. Dopo essere stata stuprata per un’ora da un gruppo di uomini, picchiata con spranghe di ferro e gettata per strada da un autobus in movimento, in una strada di New Delhi, il 16 dicembre. E’ una delle donne che ogni 18 ore, secondo le statistiche della polizia indiana, viene violentata a New Delhi. Megalopoli con 16 milioni di abitanti, che detiene il record, in India, delle violenze sessuali contro le donne.

Sei violentatori del gruppo, compreso l’autista del bus, sono stati arrestati ed e’ in corso la caccia ad altri due sospettati.

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La novità è che, la brutale violenza di gruppo subita dalla studentessa, ha scosso l”India e ha scatenato nell’ultima settimana proteste in tutto il Paese, come non si vedevano da metà 2011, dopo i casi di corruzione che investirono il premier Manmohan Sing. Sabato un corteo con centinaia di manifestanti, soprattutto studenti universitari, si è radunato vicino al Parlamento. Violentissimi scontri con la la polizia che ha usato lacrimogeni, idranti e manganelli. Le donne hanno lanciato scarpe, braccialetti, monete e bottiglie d’acqua contro i poliziotti. E domenica, gli scontri sono proseguiti a Nuova Delhi, nonostante il divieto a manifestare.

A Imphal, nel nord ovest, la polizia ha aperto il fuoco e ucciso un giornalista di un”emittente locale in un”altra protesta di massa contro l”aggressione sessuale a Momoko Khangenmab, 35 anni, attrice famosa che ha denunciato di essere stata molestata e picchiata a un concerto.

“Salviamo le donne, salviamo l’India” è scritto sui cartelli della protesta. Ma anche, purtroppo, “Impiccate gli stupratori”.

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Marce, manifestazioni e veglie con le candele per tutta la settimana hanno coinvolto le città indiane, dal Nord al Sud del Paese. La società civile chiede con forza alle autorità azioni più forti per proteggere le donne dalle minacce di stupro e dalle violenze.

Nello Stato nord orientale dell’Assam, sono state le donne, a centinaia, a scendere in piazza venerdì scorso. Anche sui loro cartelli, accanto a “Stop violenza contro le donne”, c’era scritto “Impiccate gli stupratori”. Il governo indiano ha promesso di portare avanti una campagna di ampio respiro per proteggere le donne a New Delhi e il ministro dell”Interno ha fatto sapere che esaminerà la possibilità di inasprire le pene per alcuni casi “eccezionali” di violenza sessuale, facendo allusione alla pena capitale (la pena massima prevista per il momento per gli stupratori è l”ergastolo). E la presidente del Partito del Congresso, Sonia Gandhi, rispondendo all”appello dei manifestanti ha promesso il proprio sostegno per leggi più severe.

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