Ok della Camera alla Convenzione di Istanbul | Giulia
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Ok della Camera alla Convenzione di Istanbul

Adesso il passaggio al Senato. La Convenzione diventerà applicativa se almeno 10 Stati la sottoscriveranno, di cui almeno 8 del Consiglio d'Europa

Ok della Camera alla Convenzione di Istanbul
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30 Maggio 2013 - 15.08


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L’Aula della Camera ha approvato all”unanimità la ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne. I sì sono stati 545. Il risultato è stato salutato da un applauso dell”emiciclo. Il testo passa ora all”esame del Senato.

“È motivo di grande soddisfazione il voto con il quale la Camera dei deputati ha approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne”, ha dichiarato la presidente della Camera, Laura Boldrini.
“Per la prima volta – ha aggiunto Boldrini – grazie alla ratifica di questa Convenzione la violenza contro le donne viene incardinata nell”ambito della violazione dei diritti umani. Ovvero dei diritti fondamentali della persona”.

“Con l’approvazione da parte della Camera dei Deputati della ‘Convenzione di Istanbul’ contro la violenza sulle donne, il nostro Paese manda un segnale forte e deciso per contrastare il fenomeno del femminicidio e della violenza domestica. Per una tragica coincidenza, il passaggio alla Camera del documento avviene proprio nel giorno dei funerali di Fabiana Luzzi, la sedicenne di Corigliano calabro uccisa dal fidanzato. Vorrei che la famiglia di Fabiana e tutte le donne vittime di soprusi sentano il voto della Camera come una reazione efficace del Governo e delle Istituzioni ad ogni fenomeno di violenza di genere”. Con queste parole Josefa Idem, ministra per le Pari opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili, ha commentato il voto della Camera.

“Grazie all’impegno delle Deputate e dei Deputati – ha concluso la ministra Idem – il passaggio alla Camera della Convenzione è stato un percorso celere e senza ostacoli. Sono sicura di poter contare sulla sensibilità del presidente del Senato, Pietro Grasso, e su quella dei colleghi senatori, per veder approvata la Convenzione in tempi altrettanto rapidi anche da parte di Palazzo Madama”.

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