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Andrà avanti ad oltranza il presidio delle operaie della ex Golden Lady davanti lo stabilimento di Gissi, in Val Sinello, per impedire ai titolari della Silda Invest di prelevare materiale dalla fabbrica con furgoni e tir.
Gli operai e le operaie della Silda che ha riassorbito circa 200 dipendenti nella riconversione Golden Lady sottoscritta a Roma negli uffici del Mise il 29 maggio 2012 attendono stipendi arretrati e garanzie per il futuro dopo il licenziamento in blocco delle circa 160 lavoratrici. Il licenziamento è stato comunicato il 12 luglio scorso, per l”assenza di garanzie sulla formazione “on the job”.
“Il presidio è per non far uscire materiale e macchinari, l”unico modo per rimettere in moto tutta la vertenza: il fallimento della riconversione ex Golden Lady è sotto gli occhi di tutti”, commentano le operaie dal presidio. “Dal 15 luglio la Silda ha licenziato tutti, ovvero le 160 persone che erano rimaste sulle 220 che inizialmente la Silda aveva riassorbito”, spiegano le lavoratorici della ex Golden Lady.(AGI)
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