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“Non serene ma neanche disperate”: è lo stato d”animo diffuso tra le donne delle tante associazioni e movimenti che hanno sottoscritto l”Accordo di azione comune per la democrazia paritaria, all”indomani dell”approvazione alla Camera della legge elettorale senza gli emendamenti che volevano
introdurre vincoli di rappresentanza femminile nelle liste.
Norme per le quali si erano battute con forza, e ora, in vista
del passaggio dell”Italicum al Senato, chiederanno di incontrare il presidente Pietro Grasso e le senatrici di tutti gli
schieramenti.
“Il nostro percorso ci porterà a dei risultati – ha assicurato Daniela Carlà parlando a nome delle quasi 60
associazioni – e qualcosa comunque l”abbiamo già ottenuta. In primo luogo abbiamo rafforzato la trasversalità tra le donne dentro e fuori dalle istituzioni, e poi siamo riuscite a rendere visibile la questione paritaria. Ora aspettiamo di vedere cosa succede al Senato, dove possono essere fatte modifiche fondamentali”.
Molte le parlamentari presenti, quasi tutte del Pd ma anche
di Scelta Civica e Sel.
“C”e” l”idea che la democrazia paritaria
sia una minaccia” ha detto la parlamentare di Sel Titti Di
Salvo, secondo la quale “nell”argomento per cui è il merito che deve determinare l”accesso alle cariche, riproposto con forza da Forza Italia e M5S, c”è una ipocrisia di fondo”.
Ma Di Salvo avverte: “e” successo qualcosa, perche” questo argomento e” stato sostenuto da molte ragazze. Occorre riprendere una discussione pubblica su questi temi, bisogna rinsaldare il legame fra le donne dentro e fuori dal Parlamento”. Anche la parlamentare del Pd Fabrizia Giuliani parla di “frattura generazionale” sulla questione del merito: “la cultura politica delle donne non e” riuscita ad aggiornarsi, e”” mancata una reale trasversalita” con forze come il M5S che al Senato saranno decisive”. Per la deputata del Pd Roberta Agostini bisogna “costruire una mobilitazione in vista del dibattito al Senato, allargare il fronte e fare pressione affinche” venga modificato il patto costruito per portare a casa l”Italicum”. “Nessun accordo al ribasso al Senato” ha avvertito Maria Ida Germontani di Scelta
Civica.
Anche la sottosegretaria Sessa Amici (Pd) ha invitato a
“non abbandonare la trasversalità ottenuta” e ha invitato le
associazioni a incontrare senatrici e deputate per decidere come condurre la battaglia al Senato: “gli accordi non si fanno escludendo le donne” ha detto.
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