Grazie Tina, prima ministra

Un grato pensiero per Tina Anselmi, esempio per tutte noi sue compagne di genere. Di [Marina Cosi]

Grazie Tina, prima ministra
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1 Novembre 2016 - 18.18


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Non ne ha fatta una sbagliata, lei. E adesso noi, compagne di genere, ci sentiamo un po’ in colpa per non averle tributato in vita sufficienti riconoscimenti per quello che è stata, per quello che ha fatto, per il suo esempio di “umanità e rettitudine” (parole desuete ma meritate). Resistente partigiana contro il fascismo prima e contro la loggia P2 poi, pagandola cara…, Tina Anselmi si è battuta per il lavoro da sindacalista Cisl, da politica e da ministra (la prima donna ministro) appunto del Lavoro; oltre che per imporre il servizio sanitario nazionale, da deputata e poi da ministra della Sanità. Ora tutti ricordano quel che lei disse sul dovere della vigilanza, e cioè che nessuna battaglia è vinta per sempre, e sul dovere delle pari opportunità fra donne e uomini, ma, parlandone da giornaliste quali siamo, ricordiamo anche e purtroppo che l’unica testata ad impegnarsi in una battaglia per portarla alla presidenza della Repubblica – “Tina for president!” – fu un foglio satirico. Satirico quanto lungimirante: il Cuore.

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