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Aiuto vuol dire: uniamo le forze. Giulia è con le cinque colleghe licenziate dalla Condé Nast. E con tutte le donne che rischiano il lavoro o non lo trovano o accettano lavori al di sotto delle proprie qualifiche o con contratti precari e talora in nero o subiscono licenziamenti in bianco se fanno figli. In mutuo aiuto con tutte le donne che sul lavoro, per strada o in famiglia subiscono molestie o ingiurie “in quanto donne”. Unite contro le discriminazioni, per una lotta quotidiana a partire dal lavoro, cioè dall’architrave dell’identità sociale e della libertà economica, lotta di giustizia alla quale chiamiamo anche gli uomini di buona volontà (quando invece nella stragrande maggioranza l’unico posto che son disposti a cedere è quello in tram).