Cagliari – Per una volta a parlare di parità di genere sono stati gli uomini. Al penultimo incontro del Family Festival ideato e organizzato dalla compagnia Lucido Sottile sui temi della diversità e della lotta a tutte le discriminazioni. Un dibattito dal titolo “Nuove parole per una società nuova”, organizzato in collaborazione con GiULiA giornaliste Sardegna e con la partecipazione di uomini che nella società civile rivestono un ruolo di spicco: Alberto Scanu presidente di Confindustria e amministratore delegato di Sogaer, il professor Costantino Murgia docente universitario e avvocato, Giuseppe Scura direttore di Confcommercio.
«Nelle università e nei tribunali – ha raccontato Murgia – la presenza femminile è quasi superiore a quella maschile e nell’approccio come nelle relazioni non si fa ormai differenza, ma per quanto riguarda il mondo politico – ammette – non credo possano essere le leggi ad imporre quote rosa, essendo questa una questione culturale». Un’affermazione che ha trovato d’accordo anche Alberto Scanu che ha raccontato di discussioni tra uomini alla ricerca di una donna perché obbligati dai sistemi delle quote rosa.
«Non si può dover cercare una donna per forza – ha detto – ma occorre un cambio di mentalità e che la società si adegui per favorire l’ingresso libero delle donne nelle istituzioni». Anche Giuseppe Scura ha sostenuto l’esigenza di educare alla parità di genere le nuove generazioni fin dalla scuola materna, «perché è lì che si formano i primi stereotipi di genere».
«Se di cultura occorre parlare – ha concluso Alessandra Addari per Giulia Giornaliste – bisogna che gli uomini siano solidali con le donne nel momento in cui con leggi o leggine si cerca di ritornare al passato nel tentativo di ripristinare una famiglia di tipo tradizionale. Uomini e donne devono lavorare insieme per far crescere la società e eliminare le discriminazioni, non possiamo più farlo da sole».
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