A 49 anni dalla riforma del nuovo diritto di famiglia e dopo molte rimostranze da parte di associazioni e singole donne, finalmente alle prossime elezioni il cognome del marito nelle tessere elettorali di coniugate o vedove sarà eliminato e riportato solo su espressa richiesta dell’elettrice. La buona notizia arriva dalla Circolare 75 del 6 settembre del Ministero dell’Interno inviata ai Prefetti in cui è scritto che «si ritiene ragionevole aderire a una interpretazione evolutiva della norma…».
LA CIRCOLARE DEL MINISTERO
Un obiettivo raggiunto grazie alla battaglia portata avanti da Noi Rete Donne, a cui aderisce anche GiULiA. «Spero che la decisione possa orientare il Parlamento verso la modifica in tal senso anche nelle liste elettorali che espongono lo stato civile delle donne e l’eventuale cognome maritale» si augura Maria Pia Ercolini, presidente di Toponomastica femminile. Anche perché, come fa notare Rosanna Oliva de Conciliis, presidente onoraria della Rete per la Parità, è una disposizione in contrasto con i principi costituzionali dell’uguaglianza delle donne e degli uomini davanti alla legge (art.3) nonché tra i coniugi (art. 29).