Il linguaggio d’odio che divampa sui social non è solo un problema per la tenuta sociale e democratica di un Paese, è anche un problema professionale per chi di mestiere informa, perché gli attacchi – soprattutto alle giornaliste – agiscono come una vera e destabilizzante forma di censura. Presentiamo i risultati dell’indagine dell’Osservatorio sui diritti VOX, la “Mappa dell’intolleranza 2020”, quest’anno in collaborazione con l’associazione GiULiA giornaliste per i riflessi sull’informazione, nonché la nascita della “Rete nazionale per il contrasto ai linguaggi e ai fenomeni d’odio” (Rete di cui GiULiA fa parte), anche con testimonianze dirette delle colleghe.
Intervengono:
Silvia Garambois, presidente di GiULiA giornaliste: “Contro la censura dell’odio”,
Silvia Brena, direttrice Osservatorio sui diritti Vox: “La mappa dell’intolleranza 2020”
Paola Rizzi, direttivo GiULiA e responsabile dei progetti contro l’hate speech di GiULiA: “Giornaliste e giornalisti su Facebook: ci vuole moderazione”;
Federico Faloppa, coordinatore della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio; Professore di Italian Studies Linguistics nel Department of Languages and Cultures dell’Università di Reading; membro del Committee of Experts on combating Hate Speech del Consiglio d’Europa: “La Rete nazionale contro i linguaggi d’odio”.
Marco Polignano, ricercatore gruppo SWAP Università di Bari
Testimonianze di Antonella Napoli, direttrice di Focus on Africa e Marilù Mastrogiovanni, direttrice di “Il tacco d’Italia”.
In coda il trailer con i dati della “Mappa”
Dall’intervento di Silvia Brena
dall’intervento di Paola Rizzi
dall’intervento di Federico Faloppa
dall’intervento di Antonella Napoli
dall’intervento di Marco Polignano
La Mappa dell’Intolleranza: