Data: 22 maggio 2024 dalle 14 alle 17
Luogo: Università degli Studi di Cagliari, Rettorato, via Università n. 40, aula 1 DIRSID.
Un linguaggio giornalistico inclusivo e rispettoso dell’identità e dei diritti delle persone con disabilità. Come i giornali raccontano la disabilità e le persone con disabilità? Quali sono le “parole giuste” per una rappresentazione non stereotipata, fuori da ogni forma di pietismo e di sensazionalismo. Il Testo Unico dei doveri dei giornalisti, le carte deontologiche e la legge sulla privacy disegnano i confini entro i quali i giornalisti e le giornaliste, nell’esercizio del diritto di cronaca, si muovono nel rispetto dei diritti delle persone, anche e soprattutto in relazione ai dati sensibili che riguardano la salute. Non c’è un sistema di regole deontologiche alle quali fare riferimento e che sia da supporto per andare oltre una visione preconfezionata della disabilità e per eliminare dal racconto dei media stereotipi e pregiudizi.
Un vuoto normativo nel quale si inserisce il lavoro del “gruppo Carta di Olbia” – composto dalle giornaliste di GIULIA Sardegna Susi Ronchi, Caterina De Roberto, Vannalisa Manca e Francesca Arcadu, quest’ultima anche vicepresidente UILDM Sassari, da Veronica Asara, presidente dell’Associazione SensibilMente Olbia e dall’avvocata Sara Carnovali – che sulla scia di due corsi a Olbia, uno a Cagliari e uno a Sassari ha elaborato una proposta di norme deontologiche, presentata nel dicembre del 2022 al presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli e ha partecipato, con un proprio contributo dal titolo La discriminazione multipla, alla recente pubblicazione diffusa in pdf “Comunicare la disabilità. Prima la persona”, curata dal Coordinamento pari opportunità del Consiglio nazionale dell’ODG.
Il corso di formazione a Cagliari, quinta tappa di un cammino iniziato a Olbia a dicembre del 2019, si propone di individuare un ambito di riflessione e di analisi concreta sui modelli preconfezionati di rappresentazione mediatica capaci di condizionare la percezione sociale della disabilità e il pensiero comune influendo anche sulle vite delle stesse persone con disabilità, a volte definite ‘meno fortunate o speciali’. Fondamentale è quindi l’uso di un linguaggio adeguato e rispettoso in armonia con quanto previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e con una speciale attenzione ai temi della discriminazione multipla alla quale sono soggette le donne con disabilità e – per associazione – le careviger.
Ai giornalisti sono riconosciuti 5 crediti formativi deontologici.
Programma del corso:
Modera Vannalisa Manca, consigliera Odg , Giulia giornaliste Sardegna; interviene Marco Pignotti coordinatore CdL magistrale in Giornalismo e informazione web, UniCa
Relazioni:
Francesco Birocchi, presidente Odg Sardegna “Norme deontologiche nella rappresentazione mediatica delle persone con disabilità”
Donatella Petretto, (UniCa) delegata del rettore per il coordinamento delle iniziativa a supporto delle studentesse e degli studenti con disabilità “ ‘People first’ e ‘identity first’: riflessioni sulle scelte terminologiche secondo la psicologia della disabilità”
Susi Ronchi – coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna “L’impegno e le proposte del Gruppo Carta di Olbia 2019/2024 ”
Francesca Arcadu – vicepresidente UILDM Sassari, Giulia giornaliste Sardegna “Le parole per dirlo: essere persone con disabilità attraverso lo sguardo degli altri”
Caterina De Roberto – vice coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna “La rappresentazione delle persone con disabilità nei titoli dei giornali”
Veronica Asara – presidente Sensibilmente odv “La narrazione della figura del caregiver nei media”
Sara Carnovali – avvocata del Foro di Milano, Ph.D. in Diritto costituzionale “Parole, corpi, giustizia. I diritti umani delle persone con disabilità in prospettiva di genere”