‘Milano, 27 feb – “La scienza ci dice che le terapie non sono un capo unisex. La ricerca e la farmacologia devono intervenire perche” il diritto alla salute delle donne sia garantito quanto quello degli uomini”. E” Simona Zucchett, vicepresidente dell”associazione Equality Italia a riassumere il messaggio lanciato dal Manifesto per la medicina di genere, promosso da Gens, la neonata piattaforma italiana per la medicina di genere costituita da Donne in rete, Equality Italia e Giseg (Gruppo italiano salute e genere). Per sostenerlo e” stata avviata una campagna di adesione nel mondo della politica italiana. E gia” sono state raccolte numerose adesioni fra deputate, senatori, parlamentari europee e consiglieri regionali, invitati ad aderire al Manifesto (9 punti in cui si affrontano le questioni dell”uguaglianza di genere nella scienza, esaminandone opportunita”, possibilita” e sostenibilita”). La risposta e” stata bipartisan. Fra i primi firmatari Rossana Boldi (Ln), Gianni Mancuso (Pdl), Barbara Pollastrini e Fiorenza Bassoli (Pd).
“Ci sono sempre piu” evidenze scientifiche che maschi e femmine non sono uguali davanti alla stessa malattia. Il sistema cardiovascolare, il sistema nervoso e quello immunitario si comportano diversamente a seconda del sesso a cui si appartiene”, spiega Flavia Franconi, presidente Giseg e professora di farmacologia cellulare e molecolare all”universita” di Sassari. “Gli studi di nuovi farmaci, di nuove terapie, dei fattori che originano le malattie – aggiunge Rosaria Iardino, presidente dell”associazione Donne in rete onlus – sono stati condotti considerando principalmente i maschi come fruitori, sottovalutando le peculiarita” femminili, ossia di piu” della meta” della popolazione europea”. Conseguenza: “Le donne, inconsapevolmente, fanno ricorso a farmaci inadatti, poco efficaci, se non sbagliati, perche” non pensati e studiati per loro”, conclude Zucchett. Il Manifesto e l”elenco completo delle aderenti e degli aderenti sara” presentato ufficialmente a Milano il 2 Marzo.
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