‘Roma, 12 apr – Uzbekistan, inchiesta rivela un piano per la sterilizzazione forzata delle donne Le autorità uzbeke da due anni a questa parte starebbero portando avanti un programma di sterilizzazione delle donne nel paese, spesso senza il loro consenso. Lo afferma un”inchiesta della televisione pubblica britannica Bbc, che precisa di aver raccolto le prove di quanto afferma. “Ogni anno ci viene presentato un piano. A ogni medico viene detto quante donne devono ricevere la contraccezione e quante donne devono essere sterilizzate”, racconta anonimamente un ginecologo di Tashkent. L”anonimato, secondo la giornalista della Bbc che ha realizzato il servizio, è dovuto: “Parlare con un giornalista straniero potrebbe avere come conseguenza la prigione, in un paese dove la tortura e gli arresti sono la norma”. Insomma, spiega il ginecologo, c”è una quota mensile. “La mia quota – racconta – è quattro donne al mese”. Da sterilizzare, ovviamente. E, per altri dottori, la pressione è ancora maggiore: si arriva anche a otto al mese. Una madre – racconta la Bbc – dice di avere avuto problemi durante una gravidanza e di essersi sentita chiedere: “Hai bisogno di altri figli? Ne hai già due!” Testimonianze simili la Bbc dice di averne raccolte nella Valle di Ferghana, a Bukhara, ma anche in villaggi vicini a Tashkent.
Una fonte nel ministero della Sanità uzbeko ha spiegato che il programma ha lo scopo di controllare la popolazione che è in crescita. Attualmente gli uzbeki sono circa 28 milioni. Ma molti demografi sono scettici, vista la grande emigrazione avvenuta dall”ultimo censimento, nel 1989. Secondo loro, attualmente gli abitanti della repubblica ex sovietica dell”Asia centrale non dovrebbero essere più di 20 milioni. “Qui si parla di decine di migliaia di donne sterilizzate in tutto il paese”, afferma Sukhrob Ismailov, a capo dell”organizzazione non governativa Expert Working Group, una delle pochissime che ancora può operare in Uzbekistan. Nel 2010 l”ong afferma d”aver accertato qualcosa come 80mila sterilizzazioni. La Bbc ammette tuttavia di non avere modo di verificare il numero e il grado di volontarietà della operazioni. Una testimonianza agghiacciante è arrivata nel 2005 da Gulbakhor Turaeva, un medico legale di Andijan, che parlò di almeno 200 sterilizzazioni forzate nella sua zona. La dottoressa arrivò a quel numero risalendo dagli uteri asportati – che venivano portati all”obitorio in cui lavora – alle donne a cui erano stati rimossi. Dal 2007 Turaeva è in carcere con l”accusa d”aver illegalmente introdotto nel paese pubblicistica contraria al regime di Islam Karimov. Nel 2007, inoltre, anche la Commissione Onu contro la tortura parlò di sterilizzazioni forzate e di isterectomie in Uzbekistan.
“Su carta, le sterilizzazioni sono volontarie, ma le donne non hanno una vera scelta”, afferma un medico di un ospedale provinciale. “E” facilissimo – continua – manipolare una donna. Specialmente quando è povera. Le si dice che è per la loro salute, che soffriranno se faranno altri figli. Le si può dire che la sterilizzazione è nel loro interesse. O si può, semplicemente, fare l”operazione”. C”è poi qualche medico che adduce una bizzarra giustificazione per le sterilizzazioni: serve a far diminuire il tasso di mortalità infantile e delle donne. “La formula è semplice: meno donne partoriscono, in meno muoiono”. Il risultato sarebbe quello di migliorare la posizione dell”Uzbekistan nelle classifiche internazionali sulla mortalità infantile. “L”Uzbekistan sembra ossessionato dai numeri e dalle classifiche internazionali”, dice Steve Swerdlow, direttore per l”Asia centrale di Human Rights Watch. “E” tipico delle dittature – continua – il bisogno di costruire una narrazione su qualcosa di diverso dalla verità”. ‘