Cancro alle ovaie, killer che uccide nel silenzio 500 donne al giorno in Europa

Poca informazione per un tumore con il più basso tasso di sopravvivenza che conta ogni anno solo in Italia 5 mila nuovi casi

Cancro alle ovaie, killer che uccide nel silenzio 500 donne al giorno in Europa
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19 Maggio 2012 - 09.34


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‘Milano, 18 mag – Un killer che uccide nel silenzio 500 donne al giorno in Europa e conta ogni anno solo in Italia 5 mila nuovi casi. E” il tumore ovarico, nemico subdolo. Agisce senza dare segnali, all”inizio in totale assenza di sintomi, ed e” poco conosciuto dalle donne italiane: la maggioranza non sa che esiste o lo confonde con il tumore all”utero. Il risultato e” che la diagnosi in molti casi e” tardiva e “questo porta attualmente la percentuale di sopravvivenza, nel caso in cui il tumore venga diagnosticato in una fase avanzata, al 30-50%”, sottolineano gli esperti, riuniti oggi a Milano per il secondo Incontro pubblico tra pazienti, ricercatori e clinici organizzato da Acto onlus (Alleanza contro il tumore ovarico) in collaborazione con l”Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. Il cancro all”ovaio e” “il tumore ginecologico con il piu” basso tasso di sopravvivenza”, colpisce prevalentemente donne in eta” avanzata, e secondo alcuni studi svolti tra il 2005 e il 2007, a 5 anni dalla diagnosi soltanto il 37% delle pazienti sopravvive alla malattia. Al momento, fanno il punto gli specialisti, “le maggiori speranze vengono dall”impiego di terapie antiangiogeniche (come l”anticorpo contro il fattore angiogenico VEGF, Bevacizumab) che, impedendo lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni, hanno mostrato di aumentare l”efficacia delle terapie standard. Un farmaco attivo per le recidive e” la trabectedina, che e” il primo farmaco di origine marina approvato per l”impiego clinico come antitumorale, dapprima per i tumori delle parti molli del corpo e, recentemente, per il tumore ovarico. Su questo fronte ricerche precliniche e cliniche si sono svolte in Italia al Mario Negri, all”Ieo e all”Int di Milano). Maurizio D”Incalci, Capo del Dipartimento oncologia del Mario Negri, ha annunciato che presto saranno forniti altri dati sulla base dei risultati di una ricerca condotta dal suo dipartimento, in collaborazione con i laboratori di ricerca dell”Humanitas, oggetto di valutazione da parte di una delle piu” importanti riviste scientifiche del settore.

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I dati piu” allarmanti riguardano la scarsa informazione e l”asintomaticità degli stadi iniziali della malattia. “L”obiettivo dell”incontro di oggi – ha spiegato Flavia Villevieille Bideri, Presidente di Acto Onlus – anche con il coinvolgimento delle istituzioni competenti, e” quello di informare e avvicinare le pazienti, i ricercatori, i medici e le strutture del territorio per creare un”alleanza in cui ognuno, con le proprie competenze, possa contribuire alla lotta contro questa insidiosa malattia”. Ha chiesto l”impegno del Governo e delle istituzioni anche una mozione trasversale “approvata all”unanimita” dal Senato nel dicembre 2011″, ricorda la senatrice Emanuela Baio, prima firmataria seguita da altri 44 colleghi della mozione a sostegno delle donne affette da carcinoma ovarico. Il documento, spiega, “individua 6 distinti impegni a carico del Governo che puntano a promuovere la conoscenza del carcinoma ovarico e a sostenere le iniziative sul territorio per favorire una diagnosi tempestiva. In particolare, viene proposta l”istituzione di una giornata dedicata al tumore dell”ovaio per far conoscere questo tipo di patologia alla popolazione femminile. Un altro impegno chiesto al Governo riguarda, invece, la promozione di un programma di prevenzione e di informazione sulla neoplasia al fine di sensibilizzare le donne ad effettuare gli esami e le visite indispensabili per l”individuazione precoce del tumore”. ‘

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