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Preghiera anti-Putin, processo Pussy Riot a porte aperte

Le udienze della punk band saranno trasmesse in diretta su Internet. La solidarietà di Hot Chili Peppers e Franz Ferdinand

Preghiera anti-Putin, processo Pussy Riot a porte aperte
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23 Luglio 2012 - 19.02


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‘Mosca, 23 lug – I giudici promettono un processo trasparente per il caso delle Pussy Riot, la punk band femminista finita alla sbarra per aver improvvisato una preghiera anti-Putin nella cattedrale di Mosca. Il tribunale di Khamonichevsky ha annunciato che le udienze – dopo quella preliminare di oggi, a porte chiuse – saranno aperte al pubblico e trasmesse in diretta su Internet. Il procedimento è stato aggiornato al 30 luglio. Pochi giorni fa, come richiesto dalla Procura, lo stesso tribunale ha deciso di tenere in carcere per altri sei mesi le tre esponenti del gruppo che quattro mesi fa hanno fatto il blitz musicale nella cattedrale di Cristo il Salvatore e da allora sono dietro le sbarre. Nadezhda Tolokonnikova, Ekaterina Samutsevich e Maria Alekhina rischiano sette anni di carcere per atti vandalici.

I fatti. Il 21 febbraio scorso le tre hanno improvvisato la preghiera punk intitolata Madre di Dio, sbarazzaci di Putin. La cosa ha scatenato l”ira della chiesa ortodossa e ha attirato un valanga di critiche, eppure molti ritengono – giustamente – esagerata la reazione e la richiesta dell”accusa. Numerose personalità russe hanno preso così le difese delle tre Pussy Riot e oltre 100 nomi famosi, tra attori, registi e musicisti russi, hanno firmato una petizione alla Corte Suprema per chiederne la liberazione. Tra cui il cantante dei Red Hot Chili Peppers, Anthony Kiedis che ha indossato una t-shirt della band femminista durante un affollatissimo concerto che si e” tenuto a Mosca nel fine settimana, mentre il cantante dei Franz Ferdinand, Alex Kapranos, anche lui impegnato in un live nella capitale russa, ha invitato i fan a sostenere la causa delle ragazze. ””Ogni leader mondiale che dice di essere un fan dei Beatles e di John Lennon e invece mette in prigione dei musicisti che esprimono le loro idee, e” il peggio ipocrita possibile””, ha scritto Kapranos su Twitter.’

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