L’associazione GiULiA Giornaliste è solidale con la collega Marilù Mastrogiovanni che, per l’ennesima volta, ha dovuto subire due interrogatori nell’arco di una giornata per due diverse querele per diffamazione relative a sue inchieste giornalistiche.
E ancora una volta dobbiamo registrare come tale pratica sia spesso – senza entrare nel merito dei casi specifici – soltanto funzionale a ostacolare il lavoro di una giornalista e al tentativo di intimorirla e impoverirla.
Al di là di quanto verrà accertato dal Tribunale in merito a questi procedimenti, è questa l’occasione per ribadire la necessità di norme legislative che prevedano un risarcimento del danno subìto dai giornalisti quando la querela dovesse rivelarsi temeraria.