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Buone notizie in un’estate contrassegnata da violenze sessuali e brutali omicidi di donne. Buone notizie dal fronte dell’informazione sempre più attenta a questa realtà e capace di riferirne andando anche oltre la notizia con inchieste e approfondimenti.
Temi che escono dall’invisibilità cui sono stati condannati troppo a lungo: solo questa settimana vogliamo citare la bella inchiesta di copertina dell’Espresso sul “delitto d’onore” che fa strage in Calabria e sulle indagini che hanno riaperto casi archiviati come “suicidi”(a firma di Lirio Abate) e la copertina di Internazionale con il servizio sul fragoroso e cruciale dibattito aperto negli Stati Uniti da Anne-Marie Slaughter (“La donna che rinunciò al potere per i figli”).
Buone notizie anche dalla stampa quotidiana: l’attenzione ai diritti delle donne in Afghanistan, la rottura delle barriere “sportive” per le donne nei paesi arabi che parteciperanno alle Olimpiadi, e il femmicidio….argomenti della settimana che hanno trovato spazio, attenzione. Avvenire, l”Unità, il Fatto, Repubblica, Corriere, per citare solo alcune testate .. . E che dire della scelta della Stampa di declinare al femminile le cariche politiche?
Segnali positivi anche nella stampa periodica e nei femminili. E qualcosa comincia a cambiare anche nei telegiornali e nelle radio.
Non più quindi solo la trivialità del Giornale, le copertine lesive e de ja vu di Panorama, e quelle scandalose di Cronaca Vera (che sui femnmicidi titola “Caldo killer”)….Lo spettro dei media comincia a essere a macchia di leopardo: il vecchio resiste, senza pudore, purtroppo, in alcune realtà; il cambiamento comincia a emergere con sempre più forza in altre.
Segno che nelle redazioni comincia a emergere lo sguardo delle giornaliste e che una sensibilità diversa si sta finalmente manifestando.
Vogliamo riconoscere anche le cose positive, non solo stigmatizzare quelle negative.
Buone notizie, dunque, per GIULIA che è nata con una duplice scommessa: dare forza e legittimità al nostro sguardo nelle redazioni; credere che anche colleghi e direttori possano esserci alleati. Da questi segnali, scommesse su cui continueremo a puntare con ancora maggiore convinzione.
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