‘Carissime amiche,
seguo con grande interesse e condivisione il vostro lavoro nell”Accordo di azione comune per la democrazia paritaria e il vostro impegno per far sì che donne e uomini siano presenti con uguale rappresentanza, e potere di scelta e di voto, in tutte le istituzioni e in tutti i luoghi in cui si decide.
Sicuramente oggi, e non solo per la maggior presenza di donne in Parlamento, c’è un terreno più favorevole per rendere concrete le richieste che voi e moltissimi altri movimenti femministi e femminili proponete.
Vi scrivo dunque per dirvi che sosterrò tutti i principi promossi dall”Accordo di azione comune, e per informarvi di alcune iniziative che intendo intraprendere.
Mi riferisco prima di tutto ai punti da voi indicati nel vostro comunicato del 21 marzo, e che anche a me stanno a cuore: legge elettorale, riforma dei partiti, trasparenza e costi della politica.
Su questi punti vorrei confrontarmi con voi per arrivare ad una proposta condivisa da portare all’attenzione non solo del mio partito, ma del Parlamento, in un dibattito il più ampio e condiviso possibile, che non deve a mio avviso vedere protagoniste solo le forze politiche ma l’intera società e, soprattutto, le donne.
La seconda cosa che mi interessa condividere con voi è la piattaforma partecipativa online “Tu Parlamento”, a cui ho deciso di dar vita proprio per non disperdere il patrimonio di idee e di proposte che vengono da gruppi, movimenti e singole persone.
Si tratta di uno spazio innovativo nel quale cittadine/i e parlamentari possono proporre alla discussione pubblica idee e bozze per proposte di legge, che nella loro definizione finale possono essere votate dalla cittadinanza e che le parlamentari promotrici e i colleghi si impegnano poi a portare in Parlamento.
Considero infatti prioritario far emergere la collaborazione sui temi, a prescindere dagli schieramenti, mettendo al centro i principi di un reale cambiamento – trasparenza, lotta alla corruzione, democrazia paritaria, ambiente e cultura. Insomma, i temi che vedo nel DNA stesso di tutte le istanze femminili.
Partiamo intanto da noi, da ciò che pensiamo e vogliamo e, insieme, portiamolo all’attenzione di tutti. Creiamo noi, insieme, un nuovo metodo di lavoro, di confronto e di ascolto, capace, a mio avviso, di invertire la tendenza che ha purtroppo portato molte e molti a guardare con distacco e sfiducia al ruolo delle istituzioni e delle elette ed eletti.
Io mi dichiaro disponibile sin da ora. E sicuramente non sono e non sarò la sola.
In attesa di incontrarci e confrontarci (sul web e di persona) voglio augurare non solo a voi, ma a noi tutte, un buon lavoro per tutte e tutti.
Nel salutarvi vorrei rivolgere le mie congratulazioni a Marisa Rodano per il meritato riconoscimento appena ricevuto, e per la determinazione con cui è sempre presente.
Laura Puppato
24 marzo 2013
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